Scandicci – Le Bagnese
In una delle zone più richieste, in contesto prestigioso all’interno del Castello di Torregalli.
Ai piedi della zona collinare tra l’Arno e la Greve, vicino al confine comunale con Scandicci.
Dal castello prende nome il vicino Nuovo Ospedale di San Giovanni di Dio detto anche ospedale di Torre Galli.
L’unità sita al piano terreno è stata completamente e finemente ristrutturata nel 2017.
Si compone con zona living open-space con cucina richiudibile a scomparsa, il primo bagno finestrato, la prima camera matrimoniale e la seconda camera matrimoniale con guardaroba e bagno ben ricavati alle spalle della struttura del letto.
Molte le particolarità architettoniche pensate nell’unità, dal riportare al vivo le antiche travi a vista alle moderne intuizioni come i termo-arredo di design o le placche touch.
All’esterno dell’unità ampi spazi verdi condominiali ed aree di rappresentanza ad uso dei condomini. Molti spazi verdi vicini alle unità abitative sono in effetti usati privatamente.
Completa la proprietà una cantina al piano inferiore.
Qualche cenno storico sul Castello:
Il castello, detto “Fezzano” o “il Cantone”, faceva parte di un sistema fortificazioni nella zona di Soffiano; esso sorgeva ai bordi della antica “Via Maestra Moscianese” (la vecchia via di Scandicci che conduceva in località Mosciano).
Le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al catasto del 1427, quando venne dichiarato come un podere con palagio annesso, di proprietà di Francesco di Filippo di Loso de’ Nerli, una delle famiglie fiorentine più ricche e influenti dell’epoca. La costruzione originaria era essenzialmente costituita da un blocco di edifici a forma di parallelepipedo da cui spunta tuttora la torre, che un tempo aveva un paramento esterno di pietra a filaretto a vista. Nel corso del XV secolo vennero costruiti altri tre corpi di fabbrica attorno alla torre in modo da ricavare un cortile interno.
Il corpo centrale era coperto da volte a crociera rette da pilastri ottagonali in pietra arenaria, mentre i corpi laterali avevano sale voltate con ingressi indipendenti; il terzo corpo aveva una grande apertura ad arco centrale ed era dotato, al piano superiore, di un ballatoio che collegava gli altri due corpi.
in un secondo momento venne creato, sul lato est, un giardino murato e una loggia rinascimentale composta da cinque campate a tutto sesto con volte a crociera sorrette da peducci e colonne con raffinati capitelli corinzi. Al piano superiore si trovava un’altana, oggi chiusa, con esili colonne che reggevano la travatura del tetto. Questi interventi si conclusero nel 1532, ad opera di Giacomo di Filippo de’ Nerli Padovano, sotto cui il castello aveva ormai raggiunto le forme di una villa rinascimentale. Forse il giardino risale all’epoca della costruzione del loggiato, magari con una vasca centrale secondo il gusto dell’epoca, anche se le prime notizie certe sulla sua esistenza risalgono solo al secolo successivo.