L’immobile giusto per gli affitti brevi

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Sempre più persone scelgono gli affitti brevi (massimo 30 giorni)  invece di quelli classici per mettere a reddito un immobile di proprietà. Il motivo è presto detto: gli affitti brevi sono più convenienti sotto ogni aspetto, soprattutto nelle città e nelle zone a forte vocazione turistica come Firenze e come la Toscana. I numeri fanno paura: quasi 700 mila immobili in Italia sono destinate alle locazioni turistiche di breve periodo, un settore gestito in gran parte (ma non soltanto) da più di 25 mila gestori professionali e che produce un giro d’affari per un valore di circa 1,2 miliardi di euro.

 

Gli affitti turistici in Italia.

Il settore degli affitti brevi in Italia però non è fatto soltanto di professionisti con centinaia di immobili a reddito, ma è composto da un numero elevatissimo di host proprietari di singoli appartamenti, che insomma gestiscono con profitto i propri immobili, prefrendo le locazioni turistiche ai più classici contratti 4+4 o 3+2. Il motivo non è soltanto economico, ma pratico. Se è vero che da un punto di vista economico 365 giorni di affitto “classico” corrispondono mediamente a 120 di affitto turistico, ciò che spinge i proprietari nella direzione delle locazioni brevi è la possibilità di riprendere possesso del proprio appartamento (quasi) in qualunque momento, ma soprattutto la sicurezza di essere pagati sempre e comunque. Una cosa non da poco, se si pensa che i tempi medi per uno sfratto per morosità in Italia sono di 5 mesi se tutto fila più o meno liscio – senza contare tutti i costi annessi alla procedura!

 

Gli immobili migliori per gli affitti brevi.

Fatta questa doverosa premessa, concentriamoci sugli immobili e andiamo a scegliere la casa giusta per gli affitti turistici. Non tutte le proprietà immobiliari infatti si prestano a questo tipo di operazione, ma dobbiamo considerare diversi fattori, su tutti la zona. Città d’arte come Firenze (più di 5 milioni di turisti all’anno) e regioni a forte vocazione turistica come la Toscana sono perfette, perché la richiesta è altissima e nei mesi da aprile a ottobre l’offerta riesce a malapena a soddisfare la domanda. Stesso discorso vale per altre città e zone turistiche. Per restare in Toscana: Siena e la Val d’Orcia, Lucca e Pisa su tutte, ma a sorpresa spicca Montecatini Terme, luogo storicamente votato alla ricettività e soprattutto posto in posizione strategica a livello di infrastrutture – e meno costoso delle città più blasonate.

Quando pensiamo agli affitti brevi, però, non dobbiamo fare l’errore di concentrarci soltanto sul turismo: centri industriali, ospedali, aeroporti, aree per concerti e grandi aziende infatti generano un numero molto alto di pernottamenti, tutte persone che si spostano per necessità sanitarie o per lavoro. E tornando al comparto turistico, anche zone rurali, quindi rustici e ville, si prestano agli affitti turistici professionali e non. Rappresentano infatti un mercato in grande ascesa, soprattutto nelle zone vinicole italiane, ma purtroppo questo tende ancora a essere un settore stagionale (quasi) come quello balneare e della montagna.

 

Le tipologie di immobile migliori per gli affitti brevi.

Non c’è un immobile migliore di un altro, dipende dall’uso che ne facciamo, dalla zona e da altri fattori, su tutti il nostro target: anche a parità di servizio – per esempio due notti in centro a Firenze – clienti di tipologia differente avranno bisogno di servizi differenti – servizi legati al budget, di norma. Quello che dobbiamo fare allora è adattare il nostro immobile alla nostra nicchia di mercato: ospiteremo giovani squattrinati o ricchi pensionati in vacanza, viaggiatori solitari zaino in spalla o coppie romantiche in cerca di intimità?

 

Affitti brevi a Firenze: quale immobile conviene?

Se da una parte dobbiamo scegliere il target sulla base delle caratteristiche del nostro immobile (un attico in piazza Signoria è diverso rispetto a un bilocale al primo piano a Gavinana), è anche vero il contrario, ovvero che dobbiamo adeguare il nostro immobile alle richieste del target (numero di bagni, cucina, infissi, aria condizionata, ecc…). Ma se vogliamo comprare un immobile come investimento, per destinarlo agli affitti brevi e agli affitti turistici? La soluzione migliore è consultare piattaforme web dedicate proprio a questo, per esempio airdna.co, alltherooms.com, hostaway.com e altre ancora. Con questi strumenti è possibile studiare domanda e offerta in tempo reale, in base alla zona, e pianificare il proprio investimento con dati certi, come ad esempio il tasso di occupazione medio degli immobili o la concentrazione di alloggi in un raggio ristretto.

 

Il miglior consiglio, per scegliere la casa giusta ed entrare nel mondo degli affitti brevi, è affidarti a un professionista del settore: contattaci e valutiamo insieme l’investimento immobiliare giusto per le tue necessità.

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